Le Olimpiadi di Parigi e della fede: la lettura estiva
Siamo nel pieno dell’estate, per molti si avvicinano le ferie, per altri sono già iniziate. Gli studenti universitari si godono il meritato riposo dopo la sessione estiva e, tra un impegno e l’altro, rischiamo di non avere tempo per fare tutto. Abbiamo così tanto atteso la vacanza che, a forza di rispettare tutti i progetti, rischiamo di stancarci ancora di più. Io personalmente mi rendo conto che l’estate sia il momento più intenso: sembra paradossale ma tra luglio ed agosto davvero mi ritrovo quasi tutte le sere impegnato in uscite con amici o feste di compleanno. Mi piace tantissimo condividere del tempo in amicizia, fare esperienze nuove e impreziosire il mio bagaglio ma non sempre tutto ciò è funzionale al mio benessere.
Allora oggi voglio affrontare con te un punto che, in questa staffetta olimpionica che portiamo avanti con Parusia, possa fungere da passaggio del testimone a te che leggi. L’estate è un tempo di divertimento e condivisione ma deve essere anche una fase per ricaricare le pile e per ritrovare quell’equilibrio interiore forse compromesso dalla pressante routine lavorativa. In estate occorrono anche dei momenti da “sprecare” ovvero da non investire per forza in attività: uno di questi è sicuramente la lettura. Ricordo che, quando ero adolescente, mi piaceva andare al mare dalla mattina presto e, mentre attendevo gli amici del lido che puntualmente si presentavano a mezzogiorno, coglievo l’occasione della tranquillità e della pace che solo la spiaggia semi deserta poteva offrirmi portandomi un buon libro da leggere. Notavo quanto mi facesse bene dedicarmi ad una lettura, anche non troppo impegnativa. Non ti nego che a me piace molto leggere però, mentre il mio carrello Amazon si riempie sempre di più, spesso a fine giornata non ho sempre la forza di aprire un libro. In estate allora, ripensando ai tempi spensierati dell’adolescenza, riemerge quel desiderio profondo di buttarmi a capofitto in qualche lettura.
Il punto, però, è che non tutti i libri ci aiutano in questo. Uno può leggere per il puro piacere della lettura, per capire di più su un argomento o semplicemente per aumentare il suo bagaglio lessicale, scoprendo termini nuovi che lo arricchiscono. Oppure si può leggere per crescere e migliorare Facendo un paragone con le Olimpiadi che si stanno svolgendo in questi giorni a Parigi, immaginiamo che un qualsiasi atleta partecipante si sia dovuto preparare al meglio per la manifestazione: certamente, sorretto dal proprio staff, avrà seguito un allenamento mirato e finalizzato ad arrivare nella miglior condizione psico-fisica possibile. Non credo che Phelps, il nuotatore più titolato della storia, facesse degli allenamenti in vasta con la stessa nonchalance di noi che proviamo a fare due acrobazie dietro gli scogli. L’allenamento è la parte fondamentale per un agonista perché, alla fine, la gara è il coronamento di un percorso. Dunque, se vogliamo approfittare del tempo estivo e lasciarci ricaricare, occorre selezionare anche delle buone letture.
A me hanno aiutato tanto quelle letture spirituali che mi permettevano di conoscere meglio le vite dei santi, capirne la storia, conoscerne le difficoltà e le prove, apprezzarne i successi ed i traguardi: insomma, in estate ho sempre cercato di leggere qualcosa di edificante. Nell’estate 2015, ancor prima che conoscessi Cristo, avevo un desiderio di grandezza nel mio cuore: venendo da studi classici ed essendo poco più che ventenne, immaginavo la mia vita come una costante ascesa verso la gloria personale e desideravo che tutti si ricordassero di me dopo la morte, intitolando una via o una piazza in mio nome. Ricordo che, dopo aver letto l’Iliade e, soprattutto, l’Odissea, mi sono imbattuto in un personaggio del mondo antico che considero affascinante sotto vari punti di vista: Alessandro Magno. Allora, per non voler leggere direttamente le fonti che parlavano di lui tipo Arriano o Curzio Rufo, storiografi antichi, comprai la trilogia romanzata di Valerio Massimo Manfredi. 1500 pagine divorate in tre settimane. Fu una lettura piacevole e godibile ma, nonostante l’autore avesse scritto in modo magistrale la storia del Macedone, quel libro non mi arricchì. Passarono gli anni e, dopo la conversione, cercavo ancora ciò che potesse darmi un qualcosa di buono fin quando non mi sono imbattuto nei libri di Louis de Wohl di cui vi abbiamo già parlato su Parusia.
Cambiò la mia prospettiva di vita: non vivevo più inseguendo la mia gloria ma cercando che quella di Cristo emergesse attraverso la mia vita. Capii che i santi erano coloro che compresero questo e che mettevano in pratica il Vangelo. Allora l’estate per me si trasformava in un tempo di verifica personale mettendo a confronto la mia vita con quella di altri cristiani e capire in cosa fossi cresciuto e in cosa avessi ancora delle mancanze limitatamente all’anno che si stava chiudendo. De Wohl mi ha aiutato ad entrare nella psicologia e nel cuore di uomini e donne che oggi prendiamo come esempi per la loro tenacia ed il loro successo, un po’ come gli olimpionici sin dall’alba dei tempi in Grecia.
Un buon libro ti attira ma un libro buono ti trasforma. Allora oggi vorrei consigliarti alcuni libri che potresti prendere come strumenti per rendere la tua estate fruttuosa e ricca:
- “La gloriosa follia” – Louis de Wohl: è la storia romanzata di Saulo di Tarso che, dopo l’incontro con Cristo, diventa Paolo, l’Apostolo delle Genti, segnando le vite di chi incontrava. Sappiamo tutti chi sia stato san Paolo ma questo libro ti permette di entrarci in una confidenza unica al punto da sentirlo vicino a te.
- “Tre frati ribelli” – M. Raymond: sullo sfondo delle crociate, si stagliano le figure di tre eroi dello spirito, cavalieri di Dio, che diedero via a uno dei movimenti più fecondi conosciuti nella storia della Chiesa: il monachesimo cistercense. San Roberto, fedele e ribelle; sant'Alberico, umile e radicale; santo Stefano Harding, razionalista e inflessibilmente leale. La loro intensa esperienza spirituale rivive in queste pagine dove la biografia si sposa al romanzo. In uno stile inconfondibile, fr. Raymond offre la possibilità di conoscere le radici di questo fenomeno e di scoprire il senso e la missione dei monaci "silenziosi" che, a più di un millennio di distanza, fanno rivivere sotto i nostri occhi l'entusiasmo e l'impegno dei loro fondatori.
- “L’ombra del padre” - Jan Dobraczyński: è il mio libro preferito a livello spirituale, è un capolavoro che mi ha permesso di conoscere meglio la figura di san Giuseppe che, pur restando sempre un passo indietro rispetto alle vicende dei Vangeli, in realtà era sempre un passo avanti per tracciare la rotta che Maria e Gesù, a lui affidati, dovevano percorrere. Te lo consiglio a prescindere dall’estate. È un libro che ti farà riscoprire la mascolinità e la femminilità a seconda di chi lo legge.
Emanuele Giuseppe Di Nardo
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