Thanos e Cristo, progetti per affrontare il male
Oggi vogliamo provare ad avventurarci in un nuovo tema che prova a mettere insieme tre aspetti che possono sembrare strani da conciliare: psicologia, fede e supereroi.
Lo so, a primo occhio può sembrare un accostamento di tematiche molto strano, ma a ben guardare nemmeno molto. Difatti, abbiamo da una parte l’immagine e la spiegazione di chi siamo, grazie alla psicologia, un’immagine di chi siamo chiamati ad essere grazie alla fede, e un’immagine di ciò che tutti noi vorremmo essere, ovvero dei supereroi.
Ma, anche se tutti vorremmo essere supereroi, c’è un altro tipo di personaggio a cui tante volte, con i nostri ragionamenti e comportamenti, assomigliamo: il cattivo.
E proprio da uno dei cattivi per eccellenza vogliamo partire oggi: Thanos, uno dei nemici per eccellenza degli Avengers.
Forse starai pensando: cosa c’entro io con Thanos? Non sono un alieno, non ho un esercito immenso, e non ho manie di onnipotenza e di controllo.
Vero, o almeno spero. Ma c’è una cosa che spesso abbiamo in comune con Thanos, ovvero la sua idea di risolvere i problemi: cancellando il male dalla faccia dell’universo.
Nei film della Marvel, Thanos, come sappiamo, vuole sterminare metà della popolazione dell’universo perché così ci siano abbastanza risorse per tutti. Per questo si mette alla ricerca delle gemme dell’infinito per poterlo fare con uno schiocco di dita. Piano che però ha anche qualche falla presentato così, dal momento che se il problema fossero state le risorse, sarebbe bastato moltiplicare quelle presenti nell’universo. Difatti, nei fumetti, il suo intento non è un progetto di economia ambientale, ma di sradicare il male dal mondo e, in questo modo, sedurre la Morte.
Thanos è consapevole del male da lui compiuto e di quello che c’è nell’universo e fa un ragionamento molto semplice per risolvere il problema: se tolgo di mezzo tutto ciò che è male nell’universo, il resto sarà solo bene. Perché di fondo il male merita di essere sradicato dal mondo, e i malvagi dovrebbero sparire dalla circolazione. Quanti di noi non hanno mai fatto questo tipo di pensiero?
Difatti è una facile soluzione al problema: per togliere il male dal mondo basta togliere i malvagi. Ed è una soluzione che applichiamo anche facilmente nella nostra vita: c’è qualcuno che è cattivo, un amico che ci fa del male o che, anche involontariamente ci ferisce? La soluzione è toglierlo di mezzo, cancellarlo dalla nostra vita per sempre. È la soluzione di Thanos, è la soluzione spesso nostra, ed è la soluzione comoda.
E sarebbe anche semplice se le persone fossero tutte buone o cattive. In realtà, nessuno di noi è santo e nessuno di noi è malvagio. Tutti abbiamo dei lati buoni e tutti combattiamo con le nostre oscurità. Ma abbiamo anche una capacità adattiva che consiste nel riconoscere molto spesso la nostra luce perché fa contrasto con le ombre degli altri. Una persona fa una cosa negativa e la nostra prima reazione solitamente è: “ma come si fa? io non lo avrei mai fatto!”.
Facciamo risaltare la nostra luce a scapito delle ombre degli altri. Eppure, quante volte ci sarà capitato di essere nervosi un giorno, forse per un motivo di lavoro o di studio, e di aver trattato male i nostri amici, genitori o la persona che abbiamo accanto? Siamo sempre pronti a darci una giustificazione in queste circostanze, ma facciamo molta fatica a pensare che se qualcuno ci tratta male, può semplicemente aver avuto una brutta giornata.
Sradicare il male dal mondo è una soluzione comoda, ma non è necessariamente la migliore.
E difatti, passando dal mondo della fantasia a quello della fede, c’è un progetto più ambizioso che possiamo perseguire: quello di Cristo. Il progetto di Gesù, infatti, è un po’ più ambizioso e non poco difficile da mettere in atto, ma sicuramente porta risultati che potremmo definire, non a caso, miracolosi. Il progetto di Gesù, infatti, non è togliere tutti i malvagi dal mondo, ma di convertire il male con il bene. Lui stesso nel vangelo dirà: “Non sono venuto per condannare il mondo ma per salvare il mondo” (Gv 12, 47). Perché, difatti, non possiamo sradicare il male dal mondo senza togliere di mezzo noi stessi e il risultato sarebbe solo una terra desolata. Invece, abbiamo la possibilità di credere nel bene che sono capaci di fare le persone, come Cristo crede nel bene che siamo capaci di fare noi. Non a caso i santi prima sono stati grandi peccatori. Proprio perché più di sradicare il male, il punto è vincerlo con il bene e trasformarlo in bene.
Ciascuno può essere luce, se lo si mette nelle condizioni giuste e gli si da fiducia.
Quindi, l’invito per questa settimana è chiederti: penso come Thanos o come Cristo? E in tutti i momenti in cui stai condannando qualcuno, lo stai giudicando o allontanando o lo stai togliendo di mezzo dalla tua vita chiediti: questa persona è davvero solo male o posso aiutarlo a tirare fuori il bene che è in lui?
Antonio Pio Facchino
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