Le Olimpiadi di Parigi e della fede: la preghiera
“La preghiera è l’espressione dell’amore verso Dio, perciò chi prega ama Dio. La preghiera di per sé esprime un profondo anelito verso Dio e il desiderio di essere con Lui come con l’amato Padre. La preghiera è dialogo, incontro, comunione, ma essa ha anche un potere e un ruolo di intercessione e di mediazione’’1.
La preghiera non è ripetizione mnemonica di preghiere prestabilite, non è monologo, ma dialogo con Dio, un momento di intimità profonda della nostra anima con Dio.
Come la sposa, non trovando il suo sposo accanto a lei nel letto, si alza di notte e va alla sua ricerca nella città (Ct 3, “Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città’’), così l’anima, non pregando, sperimenta una mancanza che può essere ricolmata solo dallo sposo, dall’amore dell’anima sua.
Il rischio, tuttavia, è che l’accidia possa anestetizzare la sensazione di mancanza dell’unione con Dio e per questo Dio e la Chiesa ci vengono incontro per evitare che ci accomodiamo nella nostra sterile comfort zone. Ci sostengono ricordandoci l’importanza della preghiera quotidiana e ci offrono vari strumenti.
Ve ne lasciamo alcuni per alimentare l’amore passionale che c’è tra Dio e ogni creatura: Dio sempre è fedele e costantemente ama ciascuno di noi, ma noi sperimentiamo tutto l’oceano di amore che Dio prova per noi solo se il nostro cuore è ben disposto a riceverlo. Per avere un cuore ben disposto - che è un muscolo importantissimo del nostro corpo e della nostra anima - occorre un allenamento quotidiano, come nelle Olimpiadi.
Ecco alcuni strumenti:
1. subito dopo aver aperto gli occhi la mattina, farsi il segno della croce e rivolgere un piccolo ringraziamento a Dio per il dono della vita (es. “Signore, grazie perché anche oggi mi chiami a vivere in questo mondo’’; “Signore, grazie per il dono della vita’’): non è scontato svegliarsi ogni mattina;
2. durante la giornata, possibilmente la mattina - prima di iniziare la routine quotidiana - possiamo offrire la nostra vita, la nostra anima, il nostro corpo, ogni singola parte di esso perché possiamo essere pienamente al servizio di Dio (es. “Signore, ti offro la mia intelligenza perché possa compiere ogni azione per la tua maggior gloria; ti offro i miei occhi perché possa guardare tutto quello che mi circonda con il tuo sguardo grato e innamorato; ti offro la mia bocca perché possa sempre lodarti e annunciare il tuo amore per sempre; ti offro le mie orecchie perché possano sempre ascoltare la tua Parola e lasciare che discenda nel mio cuore; ti offro, Signore, il mio cuore perché batta all’unisono con il tuo e ami con la tua stessa intensità; ti offro, Signore, le mie mani perché siano al tuo servizio per renderti sempre maggior gloria; ti offro la mia purezza, non sono in grado di proteggerla, ma la affido a te perché possa imparare da te a essere puro; ti affido Signore i miei piedi perché possano con ardore camminare in tutto il mondo per annunciare il tuo amore’’);
3. ascoltare durante la giornata musica worship, cioè canti di adorazione; alcuni cantanti/band che vi proponiamo sono i seguenti: Hillsong, Reale, Athenas, Chris Tomlin…basta cercare “worship" sulle principali piattaforme e troverete canzoni in abbondanza;
4. meditazione quotidiana della Parola: la liturgia del giorno è una lettera d’amore che Dio scrive per ciascuno di noi; se non riusciamo ad andare a messa tutti i giorni - esperienza più completa perché oltre alla liturgia della Parola c’è la liturgia eucaristica - una buona alternativa è la meditazione quotidiana: 10/15 minuti a inizio giornata per ascoltare cosa Dio vuole dirci quest’oggi, giorno unico ed irripetibile;
5. messa quotidiana per entrare sempre più in intimità con Dio, per porsi in dialogo con Lui attraverso le letture e per diventare con Dio sempre più una sola carne e un solo spirito attraverso la comunione;
6. momento di raccoglimento prima della messa per allontanare tutte le preoccupazioni quotidiane, per preparare lo spirito a vivere l’unione con Dio, fisica e spirituale;
7. momento di raccoglimento post messa per dialogare con Dio, per riconoscerlo come Signore della nostra vita, della nostra giornata, per aiutaci ad ampliare lo sguardo per accorgerci che tutto quello che viviamo qui ed ora non è fine a se stesso, ma passo in più verso la vita eterna;
8. momento di ringraziamento a fine giornata per rileggere la giornata, osservare il passaggio di Dio nelle vicende quotidiane, ringraziare per quanto vissuto e affidare delle intenzioni; considerata la stanchezza con cui possiamo giungere a fine giornata è consigliabile anticipare questo momento a qualche ora prima rispetto al riposo notturno e non dilungarsi troppo, la durata consigliata della preghiera è circa di cinque minuti.
Questi sono solo consigli, ma ciascuno di noi è unico e ha una relazione unica con Dio che può scegliere di alimentare come meglio crede. Si possono utilizzare tutti questi consigli, solo alcuni, solo uno o anche nessuno, l’importante è che ci ritagliamo del tempo ogni giorno per stare con l’amore dell’anima nostra.
Ogni giorno è davvero unico, possiamo compiere opere meravigliose. Ogni giorno è una missione, un’occasione per ardere intensamente d’amore lasciando Dio agire nella storia attraverso di noi.
Dio può fare l’impossibile, a noi è solo richiesto di fare il possibile…è un gioco di squadra per diventare l’MVP delle nostre vite!
Francesca Amico
1 S. BARBARIC, Alla scuola dell’amore: l’amore non è un dono riservato ai buoni, ma la condizione fondamentale di ognuno, Medjugorje, 2003.
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