Cosa fare quando le cose vanno improbabilmente male
Ci sono periodi nella vita in cui siamo come una macchina lanciata in corsa, andiamo svelti e spediti sulla nostra strada; riceviamo conferme, supporto, e crediamo che tutto sia possibile. Sono periodi in cui i nostri desideri si ravvivano e i nostri cuori ardono. Abbiamo fame, una fame che non può essere saziata se non dal prossimo desiderio che è proprio li, a portata di mano, e che stiamo correndo per raggiungere.
Sono momenti meravigliosi della nostra vita e ci spronano a dare il nostro meglio, ci motivano, aumentano la nostra autostima e il nostro senso di efficacia.
Ma questi momenti non sono l’oggetto del nostro articolo di oggi. Oggi invece vogliamo parlare dei momenti che sono l’esatto opposto: i momenti in cui le cose sembrano andare male, tutte, e anche in maniera improbabile.
Sono quei momenti in cui vedi che le porte intorno a te iniziano a chiudersi, in maniera totalmente inaspettata. Quel sogno era li, appena dietro l’uscio della porta, stavo correndo per raggiungerlo, andava tutto bene e ad un passo dalla meta la porta si chiude. E fin li, per quanto sia brutta la delusione, possiamo andare avanti. Proprio li a destra c’è un altro desiderio, corriamogli incontro. E di nuovo la stessa cosa, a un passo dall’afferrarlo sfugge via.
Di colpo, le porte iniziano a chiudersi, tutte insieme. Eri lì, lanciato, tutto sembrava possibile fino a 5 minuti prima, ed adesso sei fermo ad uno stop in una strada che sembra senza uscite.
Forse può esserti capitato con il lavoro. Aspettavi da tanto una promozione, un’assunzione o il raggiungimento di un traguardo lavorativo, stavi andando forte, facevi tutto bene e arrivato alla fine quella porta si chiude. “Non fa niente” pensi, “ci sono rimasto male ma per fortuna ho coltivato quest’altra strada, percorrerò quella”. E subito ti incammini, con lo stesso slancio della prima volta, e trovi anche quella porta chiusa. E così via.
Può succedere in una relazione, quando litighi con il tuo fidanzato o con tua moglie, cerchi consolazione dagli amici e questi piuttosto ti “remano contro”, ti confronti con i tuoi genitori e ti ritrovi più arrabbiato di prima.
Potremmo definire questi momenti, prendendo in prestito il titolo di un film: una strana serie di sfortunati eventi.
Ma se ti dicessi che proprio questi momenti tante volte vengono da Dio?
Forse starai pensando davanti a questa frase: “ma che stai dicendo? Dio vuole il mio male?” oppure “vedi che allora faccio bene a prendermela con Dio quando le cose mi vanno male? È colpa sua!”.
Ovviamente no, non è questo il senso. Ma anzi, è un forte messaggio di speranza che è nascosto dietro questa serie di eventi. Un esempio esaustivo ce lo da san Paolo nella seconda lettera ai Corinzi:
“Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese” (2Cor 11, 24-28).
Insomma, in altre parole, una lunghissima serie di sfighe e difficoltà. Ma è proprio questo il punto, la chiave di lettura per la speranza. Quanto è probabile, statisticamente parlando, che una persona naufraghi tre volte, venga torturato a più riprese e così via?
Facendo un salto oltre, quanto è probabile che tutte queste porte che vedevi aperte nella tua vita si chiudano nello stesso momento? In verità, a ben guardare, molto poco.
Ed è proprio li che possiamo vedere l’agire di Dio che prepara qualcosa di più grande. Perché, a ben pensarci, se tutta questa serie di difficoltà non venisse da Dio, probabilmente le cose sarebbero andate meglio e forse sarebbero state più facili.
E perché Dio ci rema contro allora? In realtà non lo fa, è solo l’impressione che abbiamo noi. Ma quando Dio chiude le porte può essere per farci reindirizzare il cuore nella direzione giusta, nel non farci montare in superbia o per tutta una serie di altri motivi. Il nodo focale è che qualunque porta Lui chiuda, sta preparando un portone più grande da aprire che non ci aspettiamo.
Ogni strada che percorriamo prima o poi ci porta davanti a degli ostacoli che ci sembrano insormontabili, ma possiamo scegliere in quei momenti se confidare in Dio, e avere fede nel fatto che davanti a tutte quelle porte chiuse che noi vediamo il Signore sta preparando qualcosa di più bello, oppure possiamo lasciarci andare alla delusione e all’amarezza e decidere di mollare e “incattivirci” perché le cose non sono andate come volevamo.
Ma prova, in questa settimana, se stai affrontando una situazione del genere, ad affrontarla con il sorriso sul volto. Parla al Signore, spiegagli la tua tribolazione e poi compi un atto di fede dicendo: “Signore, so che se queste porte sono chiuse è per il tuo amore, io non lo capisco ma confido in Te e voglio vivere questo momento alla tua maniera”. TI stupirai di scoprire cosa il Padre sta riservando nel suo amore per te.
Antonio Pio Facchino
No responses yet