Categories:

“Lasciati amare”: l’inizio della mia conversione

Ieri, 9 gennaio, è stato il compleanno di una mia speciale amica: Chiara Corbella Petrillo, una giovane donna, fedele discepola, sposa e madre di tre figli, due dei quali in cielo, e che ha raggiunto ad appena vent’otto anni a causa di una malattia accettata con fede e serenità. 

Chiara, così come Carlo Acutis, non sono per me solo due esempi da seguire ma degli amici e sono certa che siano stati loro a scuotermi e ad aiutarmi in questo cammino di conversione.Sì, posso affermare con certezza che il mio cammino di conversione sta iniziando ora, anche se da sempre ho avuto fede: ho vissuto seguendo i comandamenti, andando a Messa e pregando. Ma proprio ora, dopo anni di cammino, ho conosciuto Cristo perché è ora che ho conosciuto il Suo Amore. 

Da sempre ho incastrato i miei impegni di studio e lavoro con il mio servizio che è sempre stato una parte fondamentale della mia vita ma non era sufficiente. Da qualche mese avevo iniziato a non sentirmi serena come prima, mi sentivo sopraffatta dalle preoccupazioni per il mio futuro. Tutto stava diventando difficile, anche pregare, perché ero convinta di dover sistemare la mia vita con le mie sole forze. Dietro consiglio di un amico decisi, allora, di affidarmi ad una guida spirituale: da tempo avevo questo desiderio ma rimandavo sempre seguendo la convinzione di poter fare da sola. 

Nel primo incontro, mi consigliò di prendermi mezza giornata di ritiro in un monastero. All’inizio ne ero felice ma, più si avvicinava il momento di partire, più avvertivo tante resistenze: mi sentivo sola e spaventata, non avevo molte persone con cui confidarmi e i pochi con cui ci provai mi suggerivano di lasciar perdere, che era troppo e che dovevo pensare a divertirmi di più. Tuttavia, nonostante queste voci si facevano largo nella mia insicurezza, nel profondo sentivo che non potevo negarmi questa esperienza: Dio mi voleva lì, mi chiamava e non potevo dire no.Le mie paure svanirono tutte quando entrai nel monastero e la Madre Superiora mi accolse, come una figlia teneramente amata, e mi diede, prima di tutto, l’ascolto necessario e poi dei suggerimenti per il tempo della preghiera al termine della quale ci saremmo confrontate.Tra le grazie di quel giorno ti condividerò il consiglio che la madre mi ha dato e che, come ha sottolineato, ti invito a seguirlo con attenzione: lasciati amare da Lui.Mi ha fatto tornare alla mente la frase di Chiara: “Nella vita non è importante fare qualcosa ma nascere e lasciarsi amare”.Anzi, a dir la verità, all’inizio mi aveva lasciato spiazzata, pensavo che mi avrebbe dato ben altri suggerimenti: prega di più, fai meglio e invece no, dovevo solo lasciarmi abbracciare dall’Amore.Per questo oggi, alla luce del compleanno di Chiara, ho voluto condividere con te questo consiglio: non avere paura delle tue imperfezioni, non affannarti nel fare tante cose, non lasciarti abbattere. Offri te stesso, così come sei e lasciati amare, il resto verrà da sé. 

Valentina Bascelli

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *