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Un Canto di Natale

Nel 1843 Charles Dickens scriveva “A Christmas Carol”, Un Canto di Natale. La domanda che ispira Dickens nella scrittura di questo romanzo è semplice: cosa succede quando il Natale entra nella vita di un uomo? 

Tutti noi festeggiamo ogni anno il Natale, un’occasione per stare insieme con le nostre famiglie, farci grandi abbuffate, scambiarci regali. E sono tutte cose meravigliose. Ma sull’esempio di Dickens, anche noi quest’anno vogliamo porci la stessa domanda: cosa succede quando il Natale entra nella nostra vita? Ancora meglio: cosa succede quando Cristo nasce nel nostro cuore?

La risposta Dickens ce la da già nel titolo della sua opera: un Canto! Quando Cristo nasce nel cuore di un uomo, le persone cantano. Cantano di gioia, di felicità, di amore e di pienezza. Perché Cristo viene a nascere nel nostro cuore per donarci la gioia piena e non possiamo fare a meno di cantare, di lodare, di ringraziare. 

Ed è esattamente ciò che succede nel Vangelo. Il passo del vangelo riguardo la nascita di Gesù, quindi il Natale, si apre con un canto, il Magnificat di Maria, e si chiude con un canto, quello degli angeli che annunciano ai pastori: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”. 

Il Natale, la nascita di Gesù nel cuore dell’uomo porta con sé canti di gioia. 

Con questo percorso di preparazione all’avvento, quest’anno vogliamo anche noi chiedere la stessa grazia: poter far nascere Gesù nel nostro cuore e poter fare il nostro Canto di Natale. Per farlo, vogliamo seguire l’esempio di coloro che per primi in assoluto hanno accolto Gesù nel loro cuore e nella loro vita: Maria e Giuseppe.

Ogni giorno, a partire da Domenica 27 Novembre, pubblicheremo sui nostri canali social (Facebook[1] e Telegram[2]) una guida che possa aiutarti concretamente nella tua giornata, che possa aiutarti ad accogliere Gesù in tutti quegli aspetti della tua vita in cui non è ancora entrato, e che Lui possa valorizzare tutto ciò che ti circonda e dargli un sapore diverso, il sapore della gioia piena. Ciò che tutti, credenti e non, desideriamo senza tregua. E la gioia di una vita piena non vuol dire cambiare tutto, ma che possiamo vedere le stesse cose in un modo nuovo, con lo sguardo dell’amore. Perché in ogni cosa della nostra vita può risplendere l’amore di Dio e, se siamo capaci di coglierlo, tutto intorno a noi diventerà luminoso e il nostro cuore canterà di Gioia. Proprio come i cuori di Giuseppe e Maria.

Ma, proprio come loro, per accogliere questo dono occorre prepararsi a riceverlo. Maria si mette in viaggio per andare da Elisabetta, Giuseppe prepara la casa dove andranno ad abitare. Chi di noi, dovendo accogliere un amico che arriva o la nascita del proprio figlio, si presenterebbe sudato dopo un allenamento in palestra, ancora in tuta? Penso nessuno. Così com’è necessario darsi una bella sistemata per un evento simile, allo stesso modo per ricevere il dono di Natale occorre fare pulizia nel nostro cuore, scoprendo che anche in una stalla, come a volte può sembrarci la nostra vita, può accendersi il fuoco dell’amore che illumina ogni cosa. 

Come informazione pratica, t’invito ad avere con te un quaderno sul quale appuntare tutte le cose che vedrai ogni giorno. Non ti preoccupare, non è oggetto di verifica come a scuola: scoprirai invece come rileggere quanto vissuto a distanza di tempo possa donare luce e saggezza sui prossimi passi da compiere!

ISTRUZIONI PRATICHE:

  • Ogni giorno riceverai, sui nostri canali social, una meditazione ed un compito (chiamato “esperienza”) sui quali riflettere e lavorare durante la giornata. 
  • Il consiglio pratico è di appuntare luci, difficoltà o scoperte su un quaderno spirituale in modo da non perdere niente di quello che vivi quotidianamente, sul quale tornare ogni volta che vuoi sfogliando le pagine.
  • Trova qualcuno con cui condividere il cammino! Scoprirai che camminare insieme è più facile e più bello e i frutti sono maggiori.

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[2] Canale Telegram: https://t.me/parusiablog

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