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Cuori liberi di amare come Cristo

La settimana scorsa è stata per me molto impegnativa, ho dovuto affrontare un ritmo di lavoro molto intenso tale da impedirmi di ritagliare del tempo per stare a tu per tu con Dio, per dedicarmi ai miei interessi oltre lo studio e il lavoro.

Mi sono accorta che mi stavo identificando nella tirocinante (quale effettivamente sono), ma in modo eccessivo tanto che una correzione un po’ più aspra del mio tutor mi aveva demoralizzato. Stavo perdendo la pace e la gioia che Dio mi dona quotidianamente perché stavo dimenticando che l’unica Persona che può rivelarmi la mia identità è Dio Padre, perché stavo dimenticando che essere tirocinante è solo uno degli infiniti altri aspetti di Francesca.

Ma Dio Padre è così buono che è venuto in mio soccorso attraverso gli amici: che dono immenso sono quelle persone che con totale gratuità si premurano di ascoltare chi è in difficoltà, si preoccupano di ricordare a quella persona che non tutto va a rotoli. Gli amici sono attenti ad ascoltare e a capire quale problema affligge il loro amico e lo ridimensionano con realismo.

In questa settimana ho sperimentato il significato vero dell’amicizia, quella che C.S. Lewis definisce il più inutile degli affetti, dove inutile sta a indicare che non vi è un intento opportunistico, non vi è reale bisogno dell’amicizia per sopravvivere a differenza dell’affetto dei genitori e dell’eros di un partner. Ho sperimentato quel luogo in cui si sta insieme per la gioia di stare insieme e in cui ciascuno fa emergere il lato più spontaneo e più bello di ciascun altro.

Ma Dio, oltre a prendersi cura di me in questo modo, ha inviato anche una sua missionaria, santa Teresina di Lisieux a consolarmi e a donarmi una piccola luce. Il primo ottobre ho ritirato alcuni manuali che avevo ordinato e la prima cosa che ho fatto è stata leggere le dediche dell’autore.

La prima che ho letto è stata “solo l’amore crea” e quella frase mi è arrivata dritta al cuore. Mi ha ricordato che l’essenza della vita, ciò che genera tutto, è l’amore e solo compiendo ogni cosa con amore staremo davvero vivendo fino in fondo la vita. Solo così sarà possibile volare alto e cogliere il senso più profondo della vita, oltre a viverla con piena gioia e affidamento a Dio.

La seconda dedica che ho letto era per i figli dell’autore “che moltiplicano il mio amore per Lucrezia“, la moglie. Anche questa frase mi è arrivata dritta al cuore perché mi ha confermato che se il numero delle persone da amare aumenta, l’amore per ciascuno non diminuisce, ma si moltiplica.

E tutto questo è avvenuto nel giorno di santa Teresina, cosa che mi ha ricordato che la sua vocazione (e la mia) “è l’amore“: solo amando ogni singolo istante della mia vita, solo compiendo con amore il mio dovere, solo relazionandomi con amore con le persone, sto vivendo appieno la mia vocazione.

Ma non solo. I primi frutti di questo periodo così pesante li ho visti anche nell’aver sperimentato maggior sensibilità nel capire chi stava attraversando la mia stessa situazione e nel desiderio di farmi prossima a quella persona.

Domani ricorre la festa della beata Vergine del Rosario, affidiamoci alla nostra Mamma Celeste  (con un piccolo momento di preghiera) chiedendo dei cuori liberi di amare come Cristo.

Francesca Amico

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