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Un ponte tra cielo e terra… Il Rosario di Maria (quinta ed ultima parte)

Eccoci giunti all’ultimo appuntamento del nostro approfondimento sui misteri gloriosi del Rosario. È stato un viaggio lungo ed intenso, in cui il nostro punto di riferimento è sempre stato Gesù, attraverso gli occhi di Maria. Non c’è Maria senza Gesù, e nel Rosario questo è molto evidente. Oggi parliamo del quinto ed ultimo mistero della gloria, un mistero che racchiude in sé tutta l’esperienza terrena di Maria e che ci fa scorgere qualcosa in più sulla nostra condizione futura: il tema in questione, infatti, è l’incoronazione di Maria quale regina del cielo e della terra.

La descrizione di questo mistero è contenuta nell’ultimo libro della Bibbia, seppur in forma di allegoria: il narratore vede una “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”[1] : i padri della Chiesa hanno riconosciuto in quella donna, che darà alla luce il Salvatore, Maria. È fede della Chiesa che dopo l’Assunzione in cielo di Maria (di cui abbiamo trattato la settimana scorsa)[2] essa sia stata incoronata regina di tutto l’universo, come suo Figlio, che nella festa di Cristo Re celebriamo con lo stesso titolo.

Gesù e Maria, Re e Regina. Se per il figlio di Dio è un titolo che possiamo comprendere, forse per Maria, una creatura, ci può sembrare qualcosa di troppo grande… ma così non è. La storia, infatti, si chiude proprio così come si è aperta: nel giardino dell’Eden Dio aveva voluto rendere Adamo ed Eva rispettivamente re e regina della creazione, ma sappiamo che questo progetto fu rovinato dal peccato originale, che ha allontanato il genere umano da Dio; con l’incarnazione ed il sacrificio di Gesù, invece, l’uomo può nuovamente accostarsi a Dio, può ritornare a prendere il posto che il Creatore aveva preparato per Lui nel suo disegno d’amore, e alla testa di questo esercito di salvati ci sono loro, Gesù e Maria, il nuovo Adamo e la nuova Eva, re e regina di un’umanità redenta che ha nella gloria del Paradiso il suo luminoso futuro.

Maria è quindi Regina per i meriti del figlio Gesù, ma anche per i suoi: nessuna creatura al mondo, infatti, è stata così docile alla volontà del Padre come Lei; nessuna creatura ha messo Dio al primo posto come la donna di Nazareth; nessuna donna ha vissuto l’unione con Dio più di Lei, e nessuna lo ha servito di più. Questo è un aspetto da non sottovalutare: servire è regnare[3], in questa vita e soprattutto nell’altra. Certamente Maria ha una dignità altissima perché Immacolata, perché Madre di Gesù, perché Sposa dello Spirito Santo: ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sua disponibilità al servizio, in tutte le sue forme. Maria ha servito Dio fin dai primi anni della sua vita, e lo ha servito in maniera mirabile dando il suo assenso all’incarnazione del Verbo in Lei: Maria ha dato la sua disponibilità, tutta se stessa, a Dio: senza questo atto che è proprio della volontà umana, la vita di Maria non avrebbe avuto lo stesso corso. Senza la disponibilità al servizio, dunque, non si va lontano.

Le regine ed i re della terra sono famosi per avere tanti servitori, una coorte che è alle loro dipendenze, sono insomma “serviti e riveriti”: e tante volte noi, vedendo quel tipo di vita, desideriamo essere al loro posto, in una vita in cui il lavoro non ci fa stancare, in cui i soldi comprano tutto, in cui il piacere ed il benessere sembrano dare la felicità. Maria è, invece, l’esatto opposto: è lei a servire, è lei ad alzarsi di buon mattino, seppur incinta, per andare da Elisabetta, sua cugina, è lei a sopportare l’incomprensione di Giuseppe dopo l’annuncio dell’angelo, è lei a partorire tra mille difficoltà, in una stalla, il figlio di Dio, è lei a servire con amore, giorno dopo giorno, Giuseppe e Gesù, è lei ad accompagnare il figlio nei suoi viaggi missionari e fin sotto la croce, è lei a servire i discepoli e la Chiesa che nasce: il tutto nell’umiltà e nella povertà. Maria serve sempre, non si ritaglia mai spazi da celebrità o da prima donna; Maria matura la sua regalità nel servizio e nella fedeltà a Dio. Nelle due occasioni in cui Maria parla di se stessa nel Vangelo si definisce non “la prediletta di Dio” o “la Sposa del Signore” ma “serva”[4]: è lei stessa, quindi, ad indicarci la sua natura più profonda e più vera.

Vedendo Maria posso quindi chiedere: nella mia giornata vivo tutto come un servizio? Riesco ad offrirlo a Dio? Sono pronto a mettermi a disposizione degli altri? Cerco di svolgere il mio lavoro ed i miei impegni “servendo” coloro che mi sono affidati? Cerco di servire il Signore ascoltando la Sua Parola, provando a metterla in pratica?

Maria ci offre un esempio in cui l’asticella è altissima, è vero, e davanti a Lei possiamo apparentemente solo sfigurare: ma chiedendo il suo aiuto, pregando questo mistero, possiamo sicuramente migliorare, e tirare fuori il meglio di noi stessi.

Maria è regina perché serve, ed anche dal cielo continua a servire: Lei è sempre attenta ai nostri bisogni e alle nostre necessità, ci è vicina tutti i giorni, nella gioia e nel dolore, nella prosperità e nella fatica. Maria, la regina, serve noi. Può apparire una frase forte, ma è esattamente così. Una madre non si pone sul piedistallo nei confronti dei figli, ma in realtà si abbassa per aiutarli in tutto, cercando per loro il meglio: questo fa per noi Maria. Quando la giornata va male, quando le difficoltà sembrano non darci tregua, quando le tenebre sembrano avere la meglio, pensiamo a questo: Maria, la regina del cielo e della terra, mi è vicina, intercede per me, vuole il mio bene e si adopera per questo. A volte ci sembra di vivere come orfani, in preda ai capricci della “mala sorte” e di un “destino” che ci è nemico; in questi momenti il tentatore ci vuole persuadere del fatto che noi siamo soli, che siamo senza speranza. Proprio in questi momenti, allora, ricordiamoci di Maria: lei, una regina, LA Regina, è al nostro fianco: cosa possiamo chiedere di più? Lei è stata incoronata da Dio stesso e lo pregherà per noi: come possiamo credere di essere soli?

Una certezza deve accompagnare i nostri passi su questa terra: noi siamo di famiglia regale. Dio, il Re, è nostro padre, Maria, la Regina, è nostra madre, gli angeli e i santi i nostri familiari. Il maligno cercherà di estirpare dal nostro cuore questa “buona notizia”, ma la verità di questa affermazione non passerà mai. Nel cielo potremo un giorno vedere quanto sia bello appartenere a questa famiglia. Per arrivarci, abbiamo un modello, Maria, ed un piano, il servizio: sta a noi aprire il nostro cuore e le nostre mani, offrendo a Dio i nostri talenti, le nostre capacità e tutta la nostra vita. E così, servendo anche noi, come Lei, regneremo, un giorno, con Lei.

Francesco Simone


[1] Ap 12, 1.

[2] https://parusia.net/2022/05/27/un-ponte-tra-cielo-e-terra-il-rosario-di-maria-quarta-parte/

[3] Frase di Sant’Ireneo di Lione.

[4] Cfr. Mt 1, 38; Lc 1, 48.\

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