Il valore delle scelte
L’altro giorno stavo rivedendo Harry Potter e la camera dei segreti (ALERT SPOILER! Stiamo lavorando ad un progetto su Harry Potter, seguici per rimanere aggiornato). Alla fine del film, Harry si rende conto che ha molte cose in comune con Voldemort, e inizia ad interrogarsi sul se sia nella casa giusta, dato che il cappello parlante gli aveva detto che doveva andare in Serpeverde e lui invece è in Grifondoro.
Sembra un discorso astratto, e forse anche un po’ da nerd, ma parla molto più al nostro cuore di quanto pensiamo. Difatti, Harry si stava facendo una domanda che noi tutti ci poniamo: “preso atto delle mie caratteristiche, delle mie capacità, della mia personalità… sono nel posto giusto?”
Tutti noi infatti, abbiamo un’immagine di noi stessi, che può essere più o meno accurata, che ci aiuta a rispondere alla domanda: “chi sono io?”. E siamo abituati a catalogarci secondo differenti piani esistenziali, che vedremo nei prossimi giorni nello specifico. Uno fra tutti, la nostra personalità.
In psicologia, la personalità è stata definita in molti modi, ma una delle definizioni che ha riscosso maggiore successo è “un’organizzazione complessa di modi di essere, di conoscere e di agire che assicura unità, coerenza e continuità, stabilità e progettualità alle relazioni dell’individuo con il mondo” (Caprara, Gennaro, 1994).
In parole povere, la nostra personalità riflette il modo che abbiamo di interpretare la realtà che ci circonda, è comportarci di conseguenza. Per fare un esempio concreto, se sono una persona particolarmente timorosa (personalità) e vedo un bambino che gioca con un cane (situazione), sarò sull’attenti (comportamento) per il timore che lo morda (emozione). Ma se sono una persona tendenzialmente molto gioiosa e positiva (personalità), e vedo la stessa situazione, mi siederò su una panchina (comportamento) a godermi il bello spettacolo (emozione).
Come possiamo vedere in questo esempio, il nostro modo di agire riflette la nostra personalità. A parità di situazioni, le persone interpretano il mondo in maniera diversa e agiscono in maniera diversa.
Ma non vi sembra un po’ limitante come visione? L’immagine di questo quadro è che siamo persone non diverse dai computer, settate in una determinata maniera che le porta necessariamente a comportarsi in un determinato modo e a scegliere sempre determinate cose. Ma è davvero così?
Ovviamente no. Molte volte, nella nostra vita, siamo capaci di fare cose che vanno contro la nostra personalità. Io, ad esempio, non mangio pesce, ma al primo appuntamento con la mia ragazza ne mangiai solo per far colpo su di lei. Se la nostra vita fosse dettata dalla nostra personalità, semplicemente non avrei potuto farlo, sarebbe stato impossibile.
Ma siamo individui liberi, quindi possiamo scegliere di andare contro la nostra personalità per i più svariati motivi. Ma allora cos’è che determina davvero chi siamo?
Tornando al film, è la stessa domanda che Silente pone a Harry: “E’ vero, hai molte caratteristiche in comune con Voldemort, allora perché non sei andato in Serpeverde?” E la risposta di Harry è stata: “Perché l’ho chiesto io”.
Ed è qui, proprio in questa risposta, che troviamo la discriminante della nostra libertà. Il punto non è come siamo fatti, qual è la nostra personalità, i nostri doni e talenti o i nostri limiti e paure, sono le nostre scelte. Sono le scelte che facciamo a definire chi siamo, a trasformare noi e la nostra vita. Le scelte sono l’indice della nostra libertà, e rappresentano chi siamo davvero.
Uno dei principali assunti teorici dell’Analisi Transazionale, un modello di psicoterapia, ci fa capire molto bene questo concetto: “Ognuno è capace di pensare e quindi decide cosa fare della propria vita. È responsabilità di ciascuno decidere cosa volere nella propria vita; ognuno è responsabile delle proprie decisioni e delle conseguenze di queste ultime. Se con alcune decisioni ottiene risultati negativi ha il potere di cambiarle”.
Non siamo vittime del determinismo della nostra personalità, ma abbiamo il potere di decidere e ridecidere della nostra vita, abbiamo il potere di scegliere in qualsiasi momento e situazione.
Le scelte che facciamo riflettono la nostra personalità, e ne sono certo influenzate, ma non ne sono la necessaria conseguenza. Si può sempre scegliere in modo diverso, ed è questa scelta a definire chi siamo.
Ed è quanto ci dice anche Gesù nel vangelo: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.” (Lc 9, 23), che tradotto vuol dire che se vogliamo essere liberi, avere una vita piena e felice, a volte abbiamo necessità di scegliere in maniera diversa dal solito.
Nel corso dei prossimi articoli, approfondiremo l’approccio alla persona di Amedeo Cencini. Per questa settimana prova a farti una semplice domanda: “c’è qualcosa nella mia vita in cui potrei fare una scelta diversa?”
Antonio Pio Facchino
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