Chi sono io?
(Ispirato a La Guarigione del Cuore)
È una domanda a cui forse non permettiamo mai di raggiungerci in profondità. È una domanda che mette in crisi tutte le false certezze che abbiamo costruito su di noi. È una domanda che ci invita a iniziare un viaggio alla scoperta del mistero che è racchiuso nel nostro cuore.
Chiara Amirante, autrice del libro La guarigione del cuore, ci stimola a non aver paura, a chiederci davvero chi siamo.
Sono lì con te e ti domando «Chi sei tu?». Qual è la prima risposta che visualizzi in mente? Pronunciala. Trascrivila su un taccuino.
Questa risposta è importante perché può rivelarti la percezione più immediata che hai di te stesso.
Ma non fermarti, il nostro cammino è appena iniziato. Continua a lasciarti interrogare da questa domanda. Stila un elenco di tutto ciò che pensi ti descriva.
Non avere fretta! Prenditi tutto il tempo necessario per redigere un elenco che ti sembri completo.
«Ora prova a spogliarti di ogni aggettivo, ruolo, caratteristica, etichetta, maschera, errore, talento, professione […] Vai oltre ogni definizione che tende a incasellare ciò che sei e prova a immergerti nel mistero del tuo “essere”, di ciò che ti fa esistere, della tua anima, del tuo spirito»[1].
Cosa è rimasto di te?
Chiara cominciò a porsi questa domanda già a cinque anni, mentre rapita osservava, dalla finestra della sua cameretta, la meraviglia del creato.
Cercò di parlarne con i suoi amichetti, ma loro non poterono capire.
Solo una persona accolse con tenerezza la sua domanda, seppur non le disse nulla: la mamma.
Le fece intuire che è una domanda che necessita di una vita, e a volte non basta, per ottenere una risposta. Ma a Chiara non importò di non averla ottenuta: si sentì accolta e capita in profondità.
A volte non occorre dire, fare, affannarsi…è sufficiente stare.
Guardare chi abbiamo di fronte…anche in silenzio.
Tutto sarà pieno di significato.
Tornando al nostro viaggio… «Chi sei? Cosa vuoi davvero? Dove stai andando? Le tue decisioni di ogni giorno sono coerenti con le aspirazioni più profonde del tuo cuore? Del tuo spirito?»[2].
Se le nostre certezze sono crollate forse ci sentiamo smarriti, ma la Bibbia può esserci di grande aiuto. E questo vale non solo per te che hai fede (che la riconoscerai come Parola di Dio), ma anche per te che non hai fede. Sicuramente potrai confermare che è un libro datato migliaia di anni e letto quotidianamente da miliardi di persone.
Chiara ci condivide alcune risposte che ha trovato nella Bibbia:
- Siamo creati a immagine e somiglianza di Dio[3].
Quante volte non abbiamo assaporato questa frase nella sua profondità…
Questo vuol dire che racchiudiamo dentro di noi del divino, decine, centinaia, migliaia -e anche più- di talenti sotterrati e bloccati dalle etichette in cui ci incaselliamo. Quante opere meravigliose possiamo realizzare con la nostra buona volontà e con tutta la nostra passione!
- Siamo poco meno di angeli, rivestiti di gloria e di onore[4].
«Non permettiamo al Grande Artista di “scolpirci” per fare venire alla luce tutta la bellezza del capolavoro che siamo. Non seguiamo la legge dello spirito iscritta nel nostro cuore, ci lasciamo piuttosto portare dalla legge della carne (Gal 5, 16-25) e a volte preferiamo vivere come animali invece che come angeli».
- Siamo tempio di Dio e dimora dello Spirito Santo[5], se osserviamo la Parola di Dio.
- Siamo una meraviglia stupenda[6].
Questa forse è la risposta più bella, forse più concreta rispetto alle altre, ma a cui difficilmente crediamo.
Ma perché non proviamo ad aprirci a questa possibilità almeno per poco tempo?
So che forse ti è più facile credere che la perfezione dell’Universo, a partire da una minuscola cellula del tuo corpo alla vastità delle meravigliose galassie, passando per la maestosità delle montagne e la sconfinatezza dei mari, sia frutto del caso.
Ma è «un po’ come pensare che un’opera d’arte […] meravigliosa possa auto comporsi»[7].
O forse credi che Dio possa aver creato tutta questa meraviglia, ma non credi che tu lo sia. Ma non è poco sensato? Se credi che Dio è l’artista del capolavoro della creazione in tutta la sua bellezza, perché si sarebbe dovuto distrarre proprio mentre creava te?
Al massimo ciò che può averci deturpato è il peccato, ma non Dio. Lui è amore e proprio per questo ci garantisce la piena libertà.
Se tu hai un figlio molto bello e […] decide di correre con la sua moto sempre a tutta velocità, senza mai ascoltare i tuoi suggerimenti, senza rispettare la segnaletica e i limiti di velocità con molta probabilità farà degli incidenti. Al decimo incidente che fa in cui si rompe tutte le ossa e si sfigura il viso con bruciature e cicatrici può forse venire da te e arrabbiarsi perché tu lo hai fatto brutto? […] qualcosa di simile avviene con il nostro spirito. L’Artista degli artisti lo ha creato bellissimo , con un potenziale immenso, «divino», ma noi, accecati dalla nostra superbia, arroganza, troppo spesso non ascoltiamo nessuno dei suoi suggerimenti d’amore per vivere la nostra vita in pienezza […][8].
Allora, cosa possiamo fare? Ce lo suggerisce don Luigi Maria Epicoco nel commento al Vangelo del giorno:
[…] So che [Gesù] mi ha chiesto in maniera specifica di riservargli uno posto, uno spazio solo per Lui. E di farlo non perché ci siamo svegliati con la luna buona, ma perché ce lo ha chiesto Lui che diciamo di amare. Non mi ha detto di voler prendere tutto lo spazio e tutto il tempo, ma solo il giusto perché egli possa continuare a fare ciò per cui è stato mandato: annunciare la buona novella, guarire, perdonare, liberare, salvare, sostenere. Oggi vogliamo esaudire la Sua preghiera?[9]
Possiamo riservarci ogni giorno un momento, dieci minuti, quindici minuti prima di iniziare la giornata o a fine giornata per tornare a stare con noi stessi, a stare in silenzio, a chiederci “chi sono io? Cosa voglio fare della mia vita? Dove voglio andare?”.
Non solo staremo in connessione più profonda con noi stessi, ma troveremo Dio.
Sant’Agostino scrisse:
Tardi ti ho amato,
bellezza così antica e così nuova,
tardi ti ho amato.
Tu eri dentro di me, e io fuori.
E là ti cercavo. […][10].
Buon viaggio e buona ricerca!
Francesca Amico
[1] C. AMIRANTE, La guarigione del cuore, Milano, Mondadori, 2019, p. 17.
In questo articolo è citata solo una minima parte di tutto il libro, per una migliore comprensione si consiglia di leggerlo.
[2] Ivi, p. 21
[3] Gn 1, 27. “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”.
[4] Sal 8, 4-6. “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato”.
[5] 1 Cor 3, 16: “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?”.
[6] Sal 139, 13-14: “Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo”.
[7] C. AMIRANTE, op. cit., p. 26.
[8]Ivi, p. 27-28.
[9] L.M. EPICOCO, Commento al vangelo del 20 gennaio 2022, cercoiltuovolto.it, 19.01.2022.
[10] SANT’AGOSTINO, Confessioni 10.27.38.
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