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Il Cento per Uno

Ogni giorno camminiamo nelle nostre città, prendiamo i mezzi pubblici, ci spostiamo da un posto all’altro. In questi nostri piccoli viaggi ci sono delle persone che incrociamo continuamente, ma che spesso non vediamo. Non a caso, in un famoso film di Richard Gere venivano definiti “gli invisibili”, coloro che non vediamo. 

Sono i senzatetto, i clochard, i barboni. Abbiamo vari modi di chiamarli, forse perché inserirli in una categoria di persone che riteniamo “meno fortunate”, oppure che “hanno fatto degli errori per cui pagano le conseguenze” dà il permesso a ciascuno di noi di passargli avanti facendo finta di nulla, o di limitarci a lasciargli una moneta per metterci in pace la coscienza. Certo, ci sono molte associazioni di volontariato che si occupano di loro, ed anche lo Stato fa la sua parte. Ma tante volte, presi dai nostri impegni e dalle nostre vite dimentichiamo una cosa tanto semplice quanto importante: sono delle persone e, in quanto tali, la loro vita ha valore tanto quanto la nostra. Ancor di più, a volte sono proprio loro, gli invisibili, a dare a noi molto più di quanto possiamo offrire noi a loro. 

Ma meglio di mille parole è un esempio di vita, ed è il caso della storia di Kate McClure, una ragazza di 27 anni che sull’interstatale 95, a Philadelphia, nel cuore della notte, si è trovata senza benzina e senza denaro per proseguire. Vi lascio immaginare la paura che può aver provato questa ragazza che, immediatamente, ha chiamato il suo fidanzato per essere aiutata. Proprio allora, dal buio, compare un uomo, un senzatetto di nome Johnny Bobbitt Jr. 

Abituati a sentire cronaca nera ogni giorno, forse immaginiamo un finale tragico. Ma non è questo il caso. Johnny ha detto alla ragazza di chiudersi al sicuro e al caldo in macchina, mentre lui si sarebbe recato a comprare del carburante con i suoi ultimi 20 dollari. L’uomo ha quindi aiutato Kate a ripartire, ma lei non ha potuto rimborsarlo. 

Due giorni dopo, Kate è di nuovo lì, nello stesso punto dell’interstatale 95, ma sta volta ha con sé cibo, bevande, vestiti e contanti da dare a Johnny. L’uomo allora le ha raccontato di essere un ex militare, che pilotava elicotteri di emergenza, che era fidanzato e che nell’ultimo anno e mezzo la sua vita aveva preso una brutta piega tra problemi di soldi e di droga. Johnny però non accusava nessuno della sua situazione, ma era pienamente consapevole dei suoi sbagli. “Sono in mezzo a una strada per mia stessa volontà… non ho nessuno da incolpare se non me stesso” ha commentato. 

Kate e il suo fidanzato sono tornati più volte per dare una mano con ciò che avevano, e tutto ciò che riceveva, Johnny lo condivideva con i suoi amici senzatetto. Ma l’amore vero spinge a donarsi sempre più, e in Kate e nel suo fidanzato è nata la voglia di cambiare la vita di quest’uomo. I due, quindi, si sono messi in moto e hanno avviato una campagna di crowfunding e in soli 12 giorni hanno raccolto 97 mila dollari, che hanno donato per comprare a Johnny una casa, un cellulare, cibo, vestiti e un mezzo di trasporto. 

La storia di Johnny ci insegna che ogni persona ha una storia, un valore e una dignità, che a volte basta un piccolo gesto per poter aiutare tanto e che nessuna buona azione rimane senza ricompensa. A volte, chiusi in noi stessi, ci dimentichiamo che ci sono persone invisibili, persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Possono essere senzatetto come Johnny, o un vicino di casa in difficoltà, un collega di lavoro che attraversa una situazione difficile. Le occasioni che abbiamo ogni giorno di dare agli altri sono mille, e se non le cogliamo siamo in primo luogo noi a perderci. 

Davanti a questa storia, c’è una domanda che tutti siamo chiamati a farci: chi sono gli invisibili della mia vita? Chi è che non vedo, ma che potrebbe aver bisogno del mio aiuto? Magari sarà un piccolo gesto, ma se abbiamo il coraggio di uscire dai noi stessi per guardare un’altra persona, e faremo lo sforzo di aiutarla, ci stupiremo del fatto che, come diceva Gesù nel vangelo, riceveremo il cento per uno. 

Dato che spesso diciamo: vedere per credere, ecco il link al video della reazione di Johnny quando ha ricevuto la donazione, con l’augurio che anche tu possa sperimentare la stessa gioia di donare che hanno sperimentato Kate e il suo fidanzato.

https://video.huffingtonpost.it/f3c97069-ad06-431d-a548-0ac2ce92dd9f

Antonio Pio Facchino

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