Il bene più prezioso

Leggendo in anteprima questo titolo, ti sarai chiesto quale sia il bene più prezioso di cui disponi. La salute? La giovinezza? L’intelligenza? La vita stessa? Prima che tu possa darti una risposta, voglio condividere con te una storia molto interessante. Un giorno, un vecchio professore decise di tentare un esperimento con i suoi studenti. In piedi, tirò fuori da sotto il tavolo un grosso vaso di vetro vuoto. Insieme prese anche una dozzina di pietre grosse quanto palle da tennis che depose delicatamente una a una nel vaso fino a riempirlo. Quando non si poteva aggiungere più altri sassi, chiese agli allievi: «Vi sembra che il vaso sia pieno?» e tutti risposero «Si!».

Si chinò di nuovo e tirò fuori, da sotto il tavolo, una scatola piena di breccia che versò sopra le grosse pietre, muovendo il vaso perché la breccia potesse infiltrarsi tra le pietre grosse fino al fondo. «È pieno questa volta il vaso?» chiese. Divenuti più prudenti, gli allievi cominciarono a capire e risposero: «Forse non ancora». Il vecchio professore si chinò di nuovo e tirò fuori questa volta un sacchetto di sabbia che versò nel vaso. La sabbia riempì gli spazi tra i sassi e la breccia. Quindi chiese di nuo­vo: «È pieno ora il vaso?». E tutti, senza esitare, risposero: «No!». Infatti il vecchio prese la caraffa che era sul tavolo e versò l’acqua nel vaso fino all’orlo. A questo punto domanda: «Quale grande verità ci mo­stra questo esperimento?». Il più audace rispose: «Questo dimostra che anche quando la nostra agenda è completamente piena, con un po’ di buona volontà, si può sempre aggiungervi qualche impegno in più, qualche altra cosa da fare». «No» rispose il professore. «Quello che l’esperimento dimostra è che se non si mettono per primo le grosse pietre nel vaso, non si riuscirà mai a farvele entrare in seguito.» «Quali sono le grosse pietre, le priorità, nella vostra vita? La cosa importante è mettere queste grosse pietre per prime nella vostra agenda».

Bella domanda. Quali sono le nostre fondamenta? Quei pilastri sui quali fondiamo la nostra giornata in modo che, anche se siamo presi da mille impegni, la struttura non possa crollare? Si dice spesso che il tempo sia denaro. Ma quando hai un po’ di soldi, preferisci tenerli lì a marcire oppure vuoi investirli e trarne profitto? Ora c’è solo un problema. In questi mesi di blocco generalizzato, spesso abbiamo la sensazione che stiamo sprecando il nostro tempo, che stiamo perdendo i migliori anni della nostra vita dietro un computer, senza relazioni sociali, senza un apparente futuro all’orizzonte e con il peso delle nostre aspettative a toglierci il fiato costantemente. Ma ci siamo chiesti davvero se quello che noi consideriamo oggi inutile, non potrà esserci utile un domani? Non so voi ma io tante volte mi sono chiesto perchè Gesù abbia aspettato trent’anni prima di iniziare la sua predicazione pubblica. Avrebbe potuto raggiungere molte più persone, fare più viaggi, compiere più miracoli se avesse iniziato prima. Invece visse una vita appartata, nella bottega di san Giuseppe, nel totale anonimato. Sicuramente ardeva dal desiderio di realizzare il progetto di Dio ma sapeva che aveva bisogno di un tempo di preparazione, forse non tanto spirituale quanto umana. Prima di tutto doveva diventare uomo, coltivare alcune virtù, imparare un mestiere, essere in grado di provvedere anche a sua madre. Poi sarebbe arrivato tutto il resto. Questo mi ricorda anche la storia di san Paolo che, dopo la conversione sulla via di Damasco, si prese tre anni di tempo per approfondire la sua fede prima di lanciarsi nell’orbe romano e diffondere il vangelo ai Gentili. Senza quei tre anni, la sua predicazione sarebbe stata meno efficace. Allora, tornando a noi, ti sei chiesto come investire questo periodo della tua vita per il futuro? Forse sei costretto a stare a casa, dovendo dare gli esami online e non potendo frequentare il campus universitario. Ma, anche se non te ne rendi ancora conto, il “sacrificio” che stai compiendo oggi ti offre la possibilità di mettere a frutto i tuoi talenti e d’impiegare il tempo a disposizione nel migliore dei modi. Quanto stai sperimentando oggi, domani ti sarà utile nella professione, nella famiglia, nella vita. “Tutto concorre al nostro bene”.

Emanuele Di Nardo

One response

  1. Grazie Emanuele, bellissimo articolo, mi ha dato modo di riflettere sullo stato attuale delle mie “grosse pietre”.

    Giovanni

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