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2020, il lato positivo

Il 2020 volge al termine. È partito il conto alla rovescia, tra poche ore questo hanno sarà finito. “Finalmente!” diranno molti di voi e come darvi torto. Cosa non è successo quest’anno? Dagli incendi in Australia, alle rivolte in America per il razzismo al famigerato Covid-19 che a tutti noi ha tolto moltissimo, dai cari alla libertà, tutti abbiamo perso qualcosa. 

La sofferenza che ci ha provocato è tanta, e le cose brutte che sono successe sono molte. Ma oggi, a chiusura di questo anno in cui di cattive notizie ne abbiamo ricevute tante, è giusto mettere in luce il meglio che questo 2020 ha tirato fuori da noi.

Daniela Bertini, maestra di una scuola primaria della provincia di Pisa, ha creato da alcuni anni il suo progetto “la bici delle storie” con cui organizza eventi pubblici in piazze e luoghi aperti, ma vista l’emergenza sanitaria il suo progetto ha preso una piega nuova diventano “la bici delle storie…a domicilio” con cui gratuitamente va in sella alla sua bici colorata e piena di magia a raccontare ai bambini in quarantena, costretti a stare a casa, delle storie a domicilio.

Una bellissima iniziativa di solidarietà che davvero scalda in cuore è quella nata dall’idea di Marion Pizzato, che è poi diventata virale portando a risultati inaspettati e diffondendosi in moltissime città italiane: “Natale per i bisognosi”. Con un’ondata di generosità sono arrivati 50mila doni da tutta Italia, cosicché anche coloro che versavano in situazioni difficili hanno ricevuto un dono meraviglioso.

Hayley Orlinsky, una bambina di Chicago ha pensato all’idea di creare dei braccialettini colorati da donare a chi avrebbe fatto un’offerta per un ospedale. L’idea iniziale era quella di arrivare a 200 dollari (160 euro). Mai si sarebbe aspettata 8000 braccialettini colorati e diversi mesi più tardi di riuscire a raccogliere ben più di quella cifra, arrivando ad un traguardo inaspettato per tutti, ben 20.000 dollari da devolvere all’ospedale.

Pippo Iacono, storico parrucchiere di Vittoria, provincia di Ragusa, ha deciso di abbracciare la causa ambientale con l’idea del “Bosco Itinerante”. Sono 54 i negozi di parrucchieri che hanno aderito in tutta l’isola e sono stati regalati ai clienti 3700 piccoli alberi, ovviamente a chi si impegna a ricevere il dono e andarlo a piantare in uno spazio verde, nella natura e prendersene cura.

Errico Porzio, proprietario di una pizzeria a Napoli, ogni lunedì prepara e offre gratuitamente pizze fritte da distribuire a chi ha fame e dorme per strada.

Il piccolo Christian di 8 anni si è reso protagonista di un bellissimo gesto inaspettato, che ha commosso il personale sanitario. La nonna infatti per il suo compleanno gli ha regalato 100 euro, una bella cifra, che fa gola a tutti. Ma anziché comprare per sé giochi, apparecchi elettronici, magari la maglietta di qualche personaggio famoso, Christian ha deciso di utilizzare tutto il suo regalo di compleanno per fare del bene agli altri. Così ha parlato con i genitori, spiegando il suo desiderio di dare un contributo ai medici e gli infermieri che da mesi stanno lottando per salvare molte vite e li ha utilizzati per l’acquisto di mascherine per il personale sanitario.

Da Londra, Laura Salmon di 31 anni, del progetto Food Cycle, facendo la volontaria ha capito che al centro di tutto non è solo il cibo, ma ci sono le persone. Infatti, per qualcuno, avere un posto dove andare a mangiare, in mezzo ad altre persone, avere un luogo in cui condividere, sentire l’affetto del personale volontario e di altre famiglie che stanno vivendo le stesse difficoltà è fondamentale nella propria vita. Allora, appena annunciato il lockdown, Laura e gli altri ragazzi dell’associazione Food Cycle, hanno deciso che ogni venerdì sera i ragazzi cucinino e impacchettino scatole di cibo che poi portano direttamente a casa delle persone più bisognose

Purtroppo, queste belle notizie trovano scarsa diffusione, ma queste sono solo alcune, delle cose stupende che sono successe in quest’anno. Quest’anno ci ha tolto tanto, ma da quella sofferenza è nata tanta meraviglia e paradossalmente, proprio chi ha sofferto di più si è poi ingegnato per aiutare a rendere il mondo un posto migliore. Tutto dipende dal modo in cui guardiamo le cose.

Questo 2020 non è un anno da dimenticare, ma da ricordare, non perché ci abbia tolto tanto, ma perché ci ha dimostrato quanto il mondo può diventare bello se dimentichiamo i nostri interessi, smettiamo di stare ripiegati in noi stessi e iniziamo a pensare a chi ha più bisogno di noi. Dal pensare agli altri nasce la gioia vera, dal dare agli altri nascono i miracoli. Le persone di questo articolo ce lo dimostrano e tante altre storie che sicuramente abbiamo potuto vedere. 

Allora non chiudiamo quest’anno con il rimpianto di un anno di sofferenze, ma aspettiamo l’alba del nuovo anno con la fiducia che, se ci mettiamo d’impegno, nonostante tutto, possiamo rendere il mondo migliore. 

Basta crederci, basta volerlo, basta pensare agli altri.

Antonio Pio Facchino

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